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03/11/2024
San Colombano Abate protettore dei motociclisti
Il 23 novembre 2002 è stato ufficialmente nominato santo patrono dei motociclisti, in ricordo della sua vita perennemente
in viaggio lungo l’Europa, alla ricerca di persone, esperienze e della trasmissione del messaggio cristiano.
Nome: San Colombano
Titolo: Abate
Nascita: 540 circa, Irlanda
Morte: 23 novembre 615, Bobbio, Piacenza
Ricorrenza: 23 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Patrono di: San Colombano al Lambro, Bobbio, San Colombano Certenoli, Vernasca, Santa Giuletta, Pagno, Pezzolo Valle Uzzone, Alta Val Tidone
Protettore: dei motociclisti
Monaco ed evangelizzatore, amante della solitudine del deserto e fondatore di monasteri cenobitici, interlocutore di
re e di papi, uomo d’azione nella società civile del suo tempo, Colombano è un eterno pellegrino.
Dalla sua terra d’origine, l’Irlanda, si reca in Bretagna, quindi in Gallia, da qui in Svizzera per passare poi in Italia;
ed è in Italia, nel monastero di Bobbio, nella valle del Trebbia, che Colombano passa da questo mondo al Padre, concludendo
il suo pellegrinaggio terreno. "Lasciando la tua patria, alla Patria ritorni", canta l’inno primo in suo onore.
Conosciamo la vita di Colombano grazie all’opera del suo biografo, Giona, monaco del monastero di Bobbio, che non conobbe
personalmente il fondatore del suo monastero, ma visse con i suoi compagni, ne raccolse i ricordi e nel 640, cioè circa venticinque
anni dopo la morte del santo, ne scrisse la biografia. "La Vita dí Colombano", afferma De Voguè, "vuol essere innanzitutto
un’epifania della potenza di Dio". Per Giona la biografia del santo non si conclude con la sua morte; essa si prolunga
naturalmente nel racconto della vita dei suoi discepoli; l’eredità lasciata da Colombano è data, oltre che dai suoi scritti,
dagli uomini e dalle donne che vivono secondo i suoi insegnamenti.
Colombano nacque nel regno di Leinster, nell’Irlanda centro-orientale, verso il 5255.30, ma forse la data di nascita
va fatta slittare fino al 540. Assai dotato per gli studi, a vent’anni ha l’incontro con "una donna consacrata a Dio"
che segna il suo cammino. Così lo ammonisce la religiosa: "Io sono fuggita e sono partita per la guerra facendo
tutto quanto mi era possibile. Ho lasciato la mia casa quindici anni fa e sono giunta in questo luogo di peregrinazione;
mai, grazie all’aiuto di Cristo, dopo aver messo mano all’aratro, mi sono voltata indietro (...) Ma tu, nel pieno ardore
giovanile, ti attardi nella terra nativa, lasciandoti trascinare, che tu lo voglia o no, dalla tua fragilità (...)
Fuggi, fuggi, ragazzo! Evita il precipizio in cui sai che sono caduti in molti". Poco dopo Colombano partì, vincendo
le resistenze materne, e si recò presso un certo Sinell, un sant’uomo timorato di Dio, che lo introdusse allo studio
della Scrittura. In seguito, attratto dalla vita monastica, si recò a Bangor, nel monastero presieduto da Comgall.
Qui, narra la Vita, "rinunciando a se stesso e prendendo la propria croce, comincia a seguire Cristo. Colui che un giorno
diventerà maestro di altri (...) impara ciò che poi insegnerà a mettere in pratica". A Bangor ricevette l’ordinazione presbiterale.
Dopo molti anni di vita monastica, sentì l’appello alla peregrinatio, l’esilio volontario, abbandonando patria, lingua,
costumi, sulle orme di Abramo. Partì con dodici compagni e, dopo un breve soggiorno in Britannia, si diresse verso la Gallia,
dove, al termine di alcuni anni di peregrinazioni, si stabilì ad Annegray, nel cuore dei Vosgi. Di poco successive sono le
fondazioni di due comunità: una in un luogo dirupato nei pressi di un’antica città termale ormai abbandonata, Luxeuil,
e un’altra nella vicina località di Fontaine. E' in questi anni che redige una prima stesura delle sue due Regole,
la Regola dei monaci e la Regola cenobitica, e il Penitenziale, testi sconcertanti, a dire il vero, che hanno indotto
a definirlo come un uomo duro, implacabile, intransigente, disumano nella sua severità verso se stesso e verso i suoi
fratelli e a descrivere il suo monastero come un carcere, nel quale ogni minima infrazione era severamente punita,
frequentemente con battiture. La legislazione di Colombano si eclisserà di fronte alla Regola di Benedetto a motivo
del suo carattere di estraneità e di eccessivo rigore. Ma quest’uomo focoso, rude, era capace di profonda tenerezza.
Colombano fonda numerose comunità cenobitiche, ma resta solitudinis amalor, amante della solitudine, come lo definisce Giona.
Una decina di volte la sua biografia lo mostra nel deserto, con uno o due compagni e racconta che prima delle feste liturgiche
si ritirava in totale solitudine per dedicarsi alla preghiera, lontano da ogni preoccupazione.
Resta vivo in lui tuttavia, il desiderio di servire la Chiesa, di evangelizzare i popoli pagani. In una lettera a suo
fratello scrive: "Tu ben sai che io amo la salvezza di molti e per me stesso il nascondimento: la prima cosa a vantaggio
del Signore, cioè della sua Chiesa, l’altra per il desiderio che ho di Lui". Fin dalla sua partenza dall’Irlanda,
desidera annunciare il Vangelo in Gallia; più tardi, in Svizzera, sogna di seminare la Parola di Dio tra i pagani
ma ne è distolto dall’apparizione di un angelo che lo invia in Italia, dove non si tratterà più di evangelizzare i pagani,
ma bensì di lottare contro l’eresia ariana.
Giona si compiace nel raccontare i miracoli compiuti dal santo; il quale non solo si china sugli uomini per guarire le loro
malattie, ma si mostra amico e fratello anche degli animali, manifestando di aver ritrovato la pace di Adamo con la creazione
nel giardino dell’Eden.
Ma Colombano è costretto a riprendere la sua peregrinazione. Nonostante avesse abbandonato la terra d’origine, egli resta
integralmente irlandese, propenso a imporre la propria tradizione religiosa piuttosto che adattarsi al nuovo ambiente.
Per lui "pellegrinare significava portare l’Irlanda con sè". La sua volontà di imporre usi popolari e liturgici irlandesi
la consuetudine di pregare sul salterio di Girolamo invece che sull’antico salterio romano, la forma della tonsura "druidica",
il calcolo della data di Pasqua secondo la tradizione irlandese provocò tensioni e inimicizie. Scrisse a papa Gregorio
chiedendo il suo appoggio, scrisse nuovamente a papa Sabiniano, ma si rifiutò di comparire davanti al sinodo convocato
nel 602 dai vescovi della Chiesa di Lione.
Qualche anno più tardi i suoi vigorosi rimproveri all’incontinenza del giovane re Teodorico e la sua opposizione all’accesso
al trono dei suoi figli illegittimi gli procurarono l’ostilità del sovrano. Esiliato a Besanon, fugge ma viene di nuovo preso
e condannato a ritornare in Irlanda. Condotto a Nantes, riuscì a fuggire e raggiunse dapprima Tuggen, sul Lago di Zurigo,
e poi Bregenz nell’autunno del 611.
L’anno seguente riprese la sua peregrinazione, questa volta verso l’Italia. Ed è in Italia che ebbe luogo la sua ultima
fondazione, a Bobbio, nella valle del Trebbia. Vi si recò nell’autunno del 614. TI 23 novembre del 615 Colombano partì
per l’ultimo viaggio verso il regno celeste.
MARTIROLOGIO ROMANO.
San Colombano, abate, che di origine irlandese, fattosi pellegrino per Cristo per istruire nel
Vangelo le genti della Francia, fondò insieme a molti altri monasteri quello di Luxeuil, che egli stesso governò
in una stretta osservanza della regola; costretto allesilio, attraversò le Alpi e fondò in Emilia il monastero di
Bobbio, celebre per la disciplina e gli studi, dove, benemerito della Chiesa, morì in pace e il suo corpo fu deposto in questo giorno.
Fonte: https://www.santodelgiorno.it/san-colombano/
30/10/2024
Moto Guzzi una Passione da Vivere (e Mostrare) in Casa.
Le Moto Guzzi sono molto più di semplici motociclette per chi le ama: sono un’icona di stile, storia e fascino italiano.
Da quasi un secolo, questa casa motociclistica nata Genova ha prodotto alcuni dei modelli più amati e distintivi del mondo.
Ma c’è una fetta di appassionati che non si accontenta di viverle solo sulla strada; molti decidono di portarle letteralmente
dentro casa, trasformandole in oggetti di arredamento.
Moto Guzzi è sinonimo di qualità e robustezza, grazie a una filosofia costruttiva che ha unito ingegneria e passione per il design.
Modelli come la V7, la Le Mans e la California sono immediatamente riconoscibili e hanno un richiamo emozionale fortissimo.
Il motore V-twin trasversale e il suono caratteristico della Guzzi la rendono inconfondibile, così come il suo stile che abbraccia
decenni di storia.
Ma perchè limitarsi a viverla in strada?
Negli ultimi anni si è sviluppata una tendenza molto particolare: quella di portare le moto d’epoca o da collezione in casa,
per ammirarle come fossero vere e proprie opere d’arte. Questo trend non riguarda solo le moto sportive o d’epoca ma, in modo
significativo, anche le Moto Guzzi. I modelli più amati, restaurati o personalizzati, trovano posto in soggiorni, studi, o persino
in spazi dedicati (negozi, bar, ecc.) diventando parte dell’arredo e della personalità dell’abitazione. E' un modo per far vivere
la passione motociclistica anche quando non si è in strada.
Inserire una Moto Guzzi in casa non è un’impresa banale e richiede un po' di preparazione, sia a livello di spazi che di ambiente.
Si comincia con la scelta del modello da esporre, spesso una moto d’epoca o una versione custom. Spesso, queste moto sono restaurate
e lucidate come veri e propri gioielli, ogni dettaglio è curato: cromature, serbatoi, e persino i pneumatici vengono portati al
massimo splendore. Per chi ha la fortuna di avere una zona dedicata come una stanza per gli hobby, una Guzzi può diventare il
pezzo forte che arricchisce e dà carattere.
Una Moto Guzzi in casa non è solo un complemento d’arredo, ma un catalizzatore di storie. La sua presenza evoca inevitabilmente
emozioni e ricordi per chi ha avuto il piacere di guidarne una. Ogni modello ha una storia da raccontare, dalla leggenda della
V7 Sport all’iconica California, legata alle gesta delle forze dell’ordine statunitensi negli anni ’70. Anche chi non ha mai guidato
una Moto Guzzi, spesso resta affascinato dalla bellezza delle linee, dalla storia e dal fascino senza tempo.
Consigli per Integrare una Moto Guzzi nell’Arredo di Casa
1. Trovare il Giusto Spazio: La Moto Guzzi, con il suo carattere imponente, ha bisogno di spazio per essere valorizzata.
Posizionarla in un angolo libero o in una sala con soffitti alti è ideale.
2. Giocare con la Luce: Usare illuminazioni a LED o faretti direzionali per far risaltare la moto può rendere l’esposizione
ancora più suggestiva, soprattutto se si tratta di un modello d’epoca.
3. Complementi e Accessori: Per creare un vero e proprio angolo a tema, alcuni appassionati aggiungono accessori vintage come
caschi d’epoca, guanti in pelle, o addirittura targhe personalizzate. Anche poster storici Moto Guzzi o altri elementi iconici
possono esaltare lo spazio.
4. Sicurezza e Stabilità: E' importante ancorare la moto o utilizzare un supporto stabile per evitare danni accidentali.
Per i più scrupolosi, anche un rivestimento sotto la moto proteggerà il pavimento e manterrà la zona pulita.
Inserire una Moto Guzzi in casa rappresenta l’apice della passione per le due ruote e per l’estetica senza tempo. Per chi vive
la Guzzi come uno stile di vita, portarla in casa significa condividere ogni giorno quell’emozione. Le Moto Guzzi, così, non
sono solo mezzi per spostarsi ma veri e propri simboli, pezzi di storia italiana che attraversano i decenni e i confini, fino
a raggiungere un posto d’onore nelle case di chi le ama.
Salvatore Alberti
29/09/2024
21 e 22/09/2024
Varazze (SV) GP Days 2024
Il weekend del 21 e 22 settembre 2024 ha visto la splendida cittadina di Varazze (SV) trasformarsi in un palcoscenico
unico dove mare, terra e cielo si sono incontrati in una spettacolare celebrazione della passione per i motori e
l’aviazione: i GP Days Varazze 2024. Organizzato dall’Associazione Giorgio Parodi con il patrocinio del Comune di Varazze
in collaborazione con l’Aero Club Savona, l’Associazione Arma Aeronautica, la Scuola Voli di Mare, l’Associazione Moto Guzzi Genova e
l’Archivio Storico Fotografico Varagine.it; l’evento ha saputo unire il fascino
dei motori marini De Giorgi, degli aerei e delle iconiche Moto Guzzi.
I GP Days Varazze 2024 sono stati un vero successo, attirando tanti appassionati, curiosi, gente comune e famiglie con bambini.
L’evento ha offerto un programma variegato che ha saputo coinvolgere il pubblico con una combinazione inedita
di motori nautici, sorvoli aerei, arrivo di idrovolanti e un’esposizione di moto d’epoca che hanno fatto la storia del motociclismo italiano.
In particolare l’esposizione di alcune Moto Guzzi d’epoca, organizzata in collaborazione
con il Registro Storico delle Moto Guzzi, l’Associazione Moto Guzzi Genova e Ruote d’Epoca. Le moto e i motori marini in mostra hanno raccontato decenni di innovazione e tradizione
del motociclismo e della nautica, attirando l’attenzione degli appassionati e incuriosendo chiunque passasse vicino agli spazi allestiti per l’occasione.
Grazie alla collaborazione con l’Aero Club Savona e la Scuola Voli di Mare, i cieli di Varazze sono stati solcati da straordinari sorvoli aerei ed emozionanti ammaraggi di idrovolanti.
Gli spettatori hanno potuto ammirare alcuni passaggi degli aerei lungo la costa. Il pubblico ha anche
avuto la possibilità di partecipare a voli dimostrativi grazie all’iniziativa della Scuola di Voli di Mare, che ha offerto
un’esperienza unica: osservare la costa ligure dall’alto, rendendo ancora più emozionante il weekend.
A coronare l’evento, l’Archivio Storico Fotografico Varagine.it ha offerto ai visitatori un viaggio attraverso il tempo,
con un’esposizione di fotografie storiche della città di Varazze.
I GP Days Varazze 2024 hanno offerto un’esperienza completa, che ha saputo unire la passione per la velocità,
la tradizione nautica e l’emozione del volo. Un evento unico nel suo genere, che ha celebrato il fascino della nautica,
degli aerei e delle Moto Guzzi, consolidando il legame profondo tra Varazze e la sua storia.
Grazie a questo evento, Varazze si conferma ancora una volta una meta di riferimento per chi ama le tradizioni
meccaniche e la bellezza del mare e del cielo. Un evento che ha lasciato un segno indelebile nella memoria dei partecipanti
e che promette di essere ancora più grande e spettacolare nelle edizioni future.
Salvatore Alberti
Video GP Days Varazze(SV) 2024 (mp4)
01/09/2024
Varazze (SV) GP Days 2024 - Programma
Sabato 21 Settembre 2024
Per chi sarà già in zona con le motociclette sarà possibile effettuare un giro nel pomeriggio nell’entroterra di Varazze
organizzata da AMGGenova e aperto a tutti i modelli di moto, con particolare attenzione alle Moto Guzzi.
• h. 15.15 Ritrovo: Viale Nazioni Unite Varazze (SV)
• h. 15.30 Partenza: Casanova/ Eremo del Deserto/ Cogoleto/ Varazze
• h. 19.00 Piazzetta de Vigerio: Cena del motociclista
• h. 20.30 Piazza Bovani: Relazione storica
• h. 21.30 Piazza Bovani: Concerto di Danilo Luce
Domenica 22 Settembre 2024
• h. 9.00 Piazza Buccelli: Gazebi AMGGenova/Ass.Giorgio Parodi, Aeronautica, Registro Storico, Ruote d'Epoca, Aero Club Savona.
• h. 10.00 Passerella di Eleganza.
• h.11.00 Arrivo degli idrovolanti presso la spiaggia antistante la piazza con possibilità di effettuare voli di ambientamento,
dimostrazione e divulgazione della cultura aeronautica a cura di "Voli di Mare"
• Mostra fotografica a cura di Varagine.it
In caso di condimeteo avverse, l’evento sarà rimandato al weekend successivo.
01/09/2024
GP Days 2024 - Un giro in moto tra Varazze e l’Eremo del Deserto
Il 21 settembre 2024, gli appassionati di moto avranno l’opportunità di vivere una giornata all’insegna dell’avventura, della passione
per le due ruote e del fascino paesaggistico della Liguria. L’Associazione Moto Guzzi Genova, nell’ambito del Varazze (SV) GP Days 2024,
ha organizzato un imperdibile tour in moto che partirà dalla splendida cittadina costiera di Varazze (SV) per raggiungere l’incantevole
Eremo del Deserto, passando per la pittoresca località di Casanova.
I motociclisti si dovranno presentare al punto di ritrovo in Viale Nazioni Unite (fronte Comune dir. monte) ore 15:15, dove sarà effettuato un breve briefing sul percorso.
Da qui, i motociclisti partiranno alla volta di Casanova, un piccolo borgo collinare affacciato su paesaggi collinari liguri.
Dopo Casanova, si proseguirà verso la tappa finale, l’Eremo del Deserto. Situato in una posizione suggestiva, circondato da boschi
e colline e un luogo di spiritualità e pace immerso nel verde delle alture liguri. L’eremo, fondato nel XVII secolo dai
monaci Carmelitani, è incastonato in una collina tranquilla e solitaria, circondata da boschi e sentieri. Questo luogo rappresenta un’oasi
di silenzio e riflessione, ideale per chi cerca di staccare dalla frenesia quotidiana e immergersi in un’atmosfera di quiete assoluta.
I motociclisti avranno la possibilità di visitare l’eremo, esplorare i dintorni e godersi un momento di relax in questo straordinario
contesto naturale. L’arrivo all’eremo segnerà una tappa di un viaggio che non sarà solo un semplice giro in moto, ma un’esperienza immersiva nella bellezza e nella storia di questa regione.
Il giro in moto sarà inoltre un’occasione unica per condividere la passione per le motociclette con altri appassionati, scoprire nuovi
itinerari e trascorrere una giornata all’aria aperta tra amici, natura e storia.
Per partecipare, non è richiesta nessuna iscrizione e aperta a tutti i motociclisti, senza distinzione di marca o modello di moto,
anche se le Moto Guzzi saranno ovviamente le grandi protagoniste dell’evento. Tutti i partecipanti al giro saranno responsabili della
condotta e efficienza dei propri mezzi.
Non perdere l’occasione di vivere una giornata speciale all’insegna del motociclismo, della natura e della tradizione, in uno dei luoghi più affascinanti della Liguria.
Qui di seguito sequenza fotografica del giro in programma.
Salvatore Alberti
25/08/2024
Giro Giro in solitaria da Genova Staglieno a Casanova
Il rombo inconfondibile della Moto Guzzi rompe il silenzio di questa domenica mattina. Sono le prime luci dell’alba quando, accendendo il
motore, inizia un’avventura che mi porterà da Genova Staglieno a Casanova. Un tragitto che potrebbe sembrare banale a chi guarda solo le
distanze sulla mappa, ma che si rivela un viaggio nell’anima per chi, come me, ama il piacere della strada, l’odore dell’asfalto e la
libertà che solo una moto può regalare.
Staglieno, con il suo cimitero monumentale alle spalle e il traffico cittadino che piano piano si risveglia inizia il giro. Attraverso
il traffico mattutino con facilità grazie alla mia Moto Guzzi 850 T5, una fedele compagna di viaggio che non mi ha mai deluso.
Lasciando il centro abitato alle spalle, l’aria si fa subito più leggera e frizzante. La Liguria offre sempre un fascino particolare: la
vicinanza tra mare e montagna crea un connubio unico di colori e profumi, che diventa quasi ipnotico per chi, come me, si perde tra curve e
tornanti.
Da Genova a Casanova il percorso si snoda su strade strette e serpeggianti, che richiedono concentrazione ma al tempo stesso permettono
di assaporare ogni singolo istante. Lungo la salita, il panorama cambia continuamente. Supero piccoli borghi dove il tempo sembra essersi
fermato, incastonati tra le colline verdi. I pini marittimi lasciano spazio a boschi più fitti e l’odore del mare si trasforma in quello
umido e fresco della montagna.
Il bello di viaggiare in solitaria è proprio questo: entrare in sintonia con la moto, con la strada e con se stessi. Le curve si fanno più
impegnative man mano che ci si addentra nell’entroterra ligure, ma la Guzzi risponde come sempre alla perfezione, stabile e potente anche
nei tratti più difficili. Ogni curva, ogni tornante, diventa un’occasione per lasciarsi andare, per liberare la mente dai pensieri e
concentrarsi solo sul presente, sul qui e ora.
L’ultima parte del viaggio è un continuo saliscendi tra boschi e prati, fino a che, finalmente, appare Casanova. Un piccolo borgo
immerso nel verde, tranquillo e silenzioso, lontano dal caos cittadino.
Arrivare a Casanova è come entrare in un altro mondo. Lontano dalle rotte turistiche più battute, questo piccolo gioiello dell’entroterra
ligure è un luogo perfetto per chi cerca pace e tranquillità. Il tempo di una passeggiata tra le sue strette viuzze e poi mi fermo a
guardare il panorama: un mare di verde che si estende a perdita d’occhio, interrotto solo qua e là da qualche casa e dal campanile
della chiesa. Poi con il mio amico Roberto, che mi aspettava in loco, ci siamo recati al bar per il solito caffè.
Il viaggio da Genova Staglieno a Casanova è stato breve in termini di chilometri, ma infinito in termini di emozioni. Viaggiare in moto
è così: ogni tragitto, anche il più semplice, può diventare un’avventura indimenticabile. E la Moto Guzzi, con la sua storia e il suo
carattere inconfondibile, è stata la compagna ideale per questo viaggio. Se c’è una cosa che ho imparato oggi è che non importa quanto
lontano si vada, ma come si viaggia. E la mia Moto Guzzi sotto di me, ogni chilometro diventa speciale e sopratutto un’amica che non ti tradisce mai.
Salvatore Alberti
12/08/2024
Gruppo Pixel San Giorgio Genova
Con piacere comunico a tutti gli iscritti e futuri nuovi iscritti che la nostra Associazione ha aderito al Gruppo Pixel San Giorgio Genova,
dell’Associazione Sez. Ligure San Giorgio Genova - Nucleo Cavalleria Genova ODV. Pertanto tutti gli appassionati di video/fotografia
potranno partecipare al Gruppo gratuitamente (vedi nota per le modalità). Penso che i video e fotografie (anche da DRONE) siano per noi
motociclisti un impronta indelebile dei nostri viaggi, gite e Giro Giro anche da condividere con tutti gli appassionati di motociclette.
Sperando che l’iniziativa sia gradita auguro a tutti un Buon Ferragosto.
Salvatore Alberti
21/07/2024
05/07/2024
Evento Solidale Riunisce Cavalleria, Aeronautica e Moto Guzzi alla Pizzeria WorkShop
Il 5 Luglio, la Pizzeria WorkShop di via Filippo Turati 30 a Genova è stata il palcoscenico di un evento straordinario che ha visto la
partecipazione delle Associazioni di Cavalleria, Aeronautica e Moto Guzzi. Un incontro solidale, all’insegna della convivialità e
dell’amore per la tradizione, che ha raccolto apprezzamenti e soddisfazione.
La serata è iniziata alle 20:45 con l’arrivo dei partecipanti, tra cui ex membri delle forze armate
e appassionati di motociclismo. L’atmosfera era animata dalla passione condivisa per la storia militare e motociclistica, mentre
i partecipanti si scambiavano storie e aneddoti dei loro rispettivi campi.
La Pizzeria WorkShop, rinomata per la sua pizza in pala alla romana, ha offerto una selezione di delizie culinarie che ha deliziato
i presenti.
L’evento si è concluso con soddisfazione collettiva e la promessa di continuare a collaborare per il bene comune. In una città come Genova,
con una forte tradizione di solidarietà e comunità, l’incontro ha rappresentato un esempio luminoso di come lo spirito di
collaborazione possa portare a risultati concreti e positivi.
Un ringraziamento speciale va al Dragone Enrico Marazzo che ha permesso di organizzare l’evento e a tutti coloro che hanno partecipato, dimostrando ancora
una volta che l’unione fa la forza.
Salvatore Alberti
16/06/2024
02/06/2024
19/05/2024
28/04/2024
23/04/2024
Genova Celebra la Festa della Bandiera con il fascino delle Moto Guzzi
Il 23 aprile 2024, Genova è stata avvolta da un’atmosfera vibrante e festosa in occasione della celebrazione annuale della Festa
della Bandiera. Quest’anno, l’evento ha visto una partecipazione speciale da parte degli amanti delle due ruote, con una dedica particolare
al marchio iconico italiano Moto Guzzi.
Le strade della città sono state percorse da un certo numero di motociclette, ognuna portatrice della bandiera di San Giorgio. Tra il
ruggito dei motori e il fruscio del vento, i motociclisti hanno attraversato le vie di Genova con orgoglio e determinazione,
celebrando non solo la loro passione per la guida, ma anche l’identità e la storia della città stessa.
Un evento annuale che celebra l’orgoglio e la storia della città. Quest’anno, l’atmosfera era particolarmente elettrizzante, con
la partecipazione di illustri personalità e un programma ricco di eventi coinvolgenti.
La festa, organizzata con cura e passione, ha visto la partecipazione di figure di spicco della comunità genovese, tra cui Luigi Attanasio,
il carismatico Presidente della Camera di Commercio di Genova. Attanasio ha espresso la sua gioia nel vedere la città riunita per celebrare
la sua identità e la sua storia, sottolineando l’importanza di promuovere il patrimonio culturale e commerciale di Genova.
Accanto a lui, Elena Manara, Consigliere Comunale, ha sottolineato l’importanza di mantenere vive le tradizioni e valorizzare le radici
storiche della città, che continuano a ispirare e influenzare la sua crescita e il suo sviluppo.
Alberto Scuro, il Presidente dell’Automotoclub Storico Italiano, ha portato un tocco di passione motoristica all’evento, evidenziando il
legame profondo tra Genova e l’automobilismo e motociclismo storico italiano, una tradizione che continua a prosperare attraverso eventi
come il Gran Premio di Genova (1937/1951).
Claudia Cerioli, Responsabile degli Archivi Storici della Fondazione Ansaldo, ha portato una prospettiva storica unica, sottolineando
l’importanza di preservare e tramandare la memoria delle imprese e delle figure che hanno plasmato il tessuto sociale ed economico di
Genova nel corso dei secoli.
Elena Bagnasco, Presidente dell’Associazione Giorgio Parodi, ha enfatizzato il ruolo fondamentale delle associazioni culturali e sociali
nel promuovere la coesione e l’identità comunitaria, celebrando il contributo di Genova alla cultura italiana e internazionale attraverso
iniziative culturali e artistiche.
La festa della Bandiera a Genova è stata un’occasione unica per celebrare l’unità e la diversità della città, riflettendo sul suo ricco
patrimonio culturale, storico ed economico. Mentre la giornata volgeva al termine, i genovesi hanno salutato gli amici inglesi con un senso
di gratitudine e orgoglio, pronti a continuare a celebrare e preservare la bellezza e la vitalità della loro amata città.
Il Presidente
Salvatore Alberti
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22/04/2024
28/01/2024
Secondo Giro in Giro del 2024: Da Genova Carignano alla degustazione del Salame di Gabella a Sant’Olcese
La Liguria, con le sue strade panoramiche e i paesaggi mozzafiato, è un paradiso per gli amanti delle due ruote. In questo viaggio in moto,
siamo partiti dalla suggestiva Genova Carignano, presso la statua di Giorgio Parodi, per esplorare i pittoreschi paesi circostanti come
Pontedecimo, Busalla, Casella e Sant’Olcese. Lungo il percorso, avremo l’opportunità di gustare il famoso salame di Cabella,
una prelibatezza locale che delizierà i palati degli appassionati di gastronomia.
Il viaggio inizia presso la statua di Giorgio Parodi a Genova Carignano, una tappa significativa per gli appassionati di motociclismo.
Giorgio Parodi, cofondatore della famosa casa motociclistica Moto Guzzi, è una figura iconica del mondo delle due ruote.
La statua è un tributo alla sua dedizione e al suo contributo all’industria motociclistica italiana.
Dopo aver immortalato con alcune foto e respirato l’atmosfera motociclistica che pervade la zona, inizia la nostra avventura attraverso
le strade tortuose e panoramiche della Liguria.
Pontedecimo, la nostra prima tappa, è un antico borgo ligure che conserva un fascino medievale. Dopo una breve pausa per un caffè,
ci dirigiamo verso Busalla.
Busalla ci accoglie con il suo mix unico di storia e bellezze naturali. Le strade che ci portano a Casella saranno caratterizzate da curve sinuose e
panorami che si aprono su valli e colline.
Casella è famosa per la sua ferrovia a scartamento ridotto, una delle più antiche d’Italia. Attraversiamo la periferia in direzione
Sant’Olcese ove ci attende una vera delizia... la degustazione del salame di Cabella, rinomato per il suo sapore unico e la lavorazione
artigianale.
Il nostro viaggio in moto si conclude a Sant’Olcese, dopo la degustazione e la visita alle cantine di Cabella una parte di noi si è
rifocillata in trattoria.
In conclusione, un viaggio in moto da Genova Carignano a Pontedecimo, Busalla, Casella e Sant’Olcese è un’esperienza
indimenticabile che mescola la passione per le due ruote con la scoperta di luoghi ricchi di storia, cultura e sapori unici. Che tu sia un appassionato
motociclista o un viaggiatore curioso, questa avventura nella Liguria promette di lasciarti con ricordi indelebili.
Il Presidente
Salvatore Alberti
21/01/2024
01/01/2024
Buon 2024
Eccoci ad un Nuovo Anno, con tanti nuovi progetti ed il giusto entusiasmo per cercare di metterli in pratica!
Avremo però bisogno anche di Voi!!!
Perchè Rinnovare/Iscriversi:
1.Esperienze Uniche: Ogni anno, organizziamo eventi esclusivi, giri turistici e visite storico/culturali. Essere parte dell’Associazione
ti consente di accedere a queste esperienze uniche e condividere la tua passione con altri appassionati come te.
2.Condivisione di Conoscenze: Siamo una comunità in cui l’apprendimento è continuo. Iscrivendoti, avrai l’opportunità di partecipare a
workshop, seminari e sessioni informative tenuti da esperti del settore, migliorando così la tua conoscenza sulle Moto Guzzi e il mondo
motociclistico.
3.Sostegno Reciproco: L’Associazione è una grande famiglia. Condividiamo gioie, sfide e successi. Essere parte di questa comunità significa
poter contare sul sostegno reciproco dei membri in ogni fase del tuo percorso motociclistico.
4.Privilegi Esclusivi: I membri godono di vantaggi esclusivi, come sconti presso partner locali, accesso prioritario agli eventi e molto
altro. Rinnovare o iscriversi ti garantisce l’accesso a queste opportunità straordinarie.
Come Rinnovare/Iscriversi:
La quota associativa annuale per il 2024, di soli 25,00 euro (30,00 per i nuovi iscritti); potete farlo in contanti presso la Segreteria, su appuntamento.
E' possibile versare la quota anche tramite bonifico bancario (IBAN IT10U0538701414000047058789 - BPER Banca Filiale di Genova P.za Manin intestato a Associazione Moto Guzzi Genova).
Ricordatevi nella causale di indicare il nominativo del Socio, il n. di tessera (se in possesso) e l’anno di riferimento (Es. rinnovo/iscrizione quota sociale 2024).
Grazie a tutti i Soci che sostengono e hanno sostenuto attivamente ed economicamente la nostra Associazione.
Il Presidente
Salvatore Alberti
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